La cosa che mi fa più imbestialire è leggere ricette confusionarie, lacunose o imprecise. Sento mia responsabilità, visto che ho deciso di condividere le mie ricette con voi, di essere il più precisa possibile.
Tutti siamo umani, e sicuramente io sono l umana più imperfetta che ci sia. Ho imparato a cucinare scaricando ricette da internet o chiedendo consigli agli amici che erano più abili di me.
Ancora oggi quando ho voglia di cucinare qualcosa con ingredienti nuovi faccio un po’ di ricerca per capire le tecniche, i tempi di cottura, gli abbinamenti più corretti.
Non sono uno chef, non ho mai fatto scuole di cucina. Mi ritrovo la sera davanti ai fornelli (o al mattino se ho deciso di fare una cena impegnativa) e ho bisogno di indicazioni chiare dagli esperti.
Mi fa veramente uscire dai gangheri quando leggo delle ricette in cui mancano dei passaggi. Se seguissi queste ricette mi troverei pronta a servire a tavola con un ingrediente rimasto sul bancone e non incorporato. Come quasi tutti noi io mi dò sempre la colpa. Mi dico “Ecco Ele, sei sempre la solita, vai di corsa, salti i passaggi e poi perdi dei pezzi”. Quando dopo essermi abbondantemente auto-sgridata torno a rileggere per capire cosa ho fatto di sbagliato e scopro che manca veramente un passaggio mi altero.
Mi verrebbe proprio voglia di scrivere all’autore del libro o della ricetta per chiedergli “scusa ma l’amido di mais per addensare la salsa lo dovrei servire in tavola crudo a parte”?
Trovo che si stia moltiplicando la proposta online di ricette ma come spesso capita dove c’è tanta quantità c’è poca qualità.
Io non voglio questo per il mio blog. Tutte le ricette sono state provate, modificate e riprovate, fino ad arrivare a un buon risultato.
Prima di postare una ricetta tendo sempre a fare una verifica per vedere le ricette dello stesso piatto fatte da altri, principalmente perché voglio sempre migliorarmi e quindi verifico se la loro ricetta è migliore della mia. Tante volte, solo leggendo mi rendo conto che o chi l’ha scritto se l’è inventata, o la foto non corrisponde al piatto (si vedono distintamente elementi non presenti nella lista degli ingredienti).
Scrivere ricette non è facile, me ne rendo conto, penso soprattutto per gli chef. Sono dei maestri dei fornelli che ritengono facilissimi dei passaggi che per noi cuoche domestiche sono fantascienza. Sono esperti di chimica, fisica e matematica si perché, essere chef oggi significa quello. Non è più solo fare piatti buoni e gustosi (quello si cerca in trattoria o lo cerchiamo a casa nostra).
I libri di ricette migliori, dove veramente ho appreso tante tecniche, sono quelli dove nel retro di copertina ci sono almeno una ventina di persone di staff. Se io cucino inventando una ricetta e poi la butto giù di getto sicuramente ometterò dei passaggi, dando per scontato magari delle cose e purtroppo non ho uno staff che mi dica: “Ele, ma non avevi fatto anche questo? Ele, ma com’è che le hai tagliate le zucchine….non è specificato?”.
Quindi parto con lo scusarmi e cercherò di essere il più precisa possibile…. Per il resto vi prometto che tutte le ricette che troverete sono state provate davvero! Parola di Girl Scout!